Aeroporto Internazionale di Osaka - Kansai

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naitsirk23
view post Posted on 29/3/2008, 00:09




Aeroporto Internazionale di Osaka - Kansai

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Progettata dall’Architetto Renzo Piano, la costruzione dell’Aeroporto Internazionale di Kansai è stata un’enorme sfida. La costruzione giace su un’isola artificiale nella baia di Osaka ed è stato concepito per accogliere il traffico di una delle tratte aeree più affollate del Giappone servendo al contempo le tre principali città della regione del Kansai: Osaka, Kobe e Kyoto. L’aerostazione del Kansai ha dovuto funzionare come uno strumento straordinariamente preciso che aderisse contemporaneamente a più dettami: rispondere alle rigorose regolamentazioni locali dal punto di vista tecnico, per quanto riguarda il terremoto e le misure di sicurezza delle marea; accogliere operativamente100.000 viaggiatori al giorno, nella lunghezza di 1,7 chilometri (cioè, due terzi di lunghezza del Champs Elysu¦es, come punto del confronto), con 42 differenti cancelli di imbarco. Il terminale, il cui disegno è stato oggetto di un concorso internazionale, è stato costruito in circa 38 mesi da quasi 10.000 operai. La principale innovazione offerta dal progetto risiede nella forma. Da una vista a sezione trasversale, il tetto è un arco imperfetto e ondeggiante formato da una serie di archi di differente formato. La forma è emersa dagli studi aerodinamici sulle correnti d’aria che attraversano la costruzione. L’obiettivo era di fare svolgere alle correnti d’aria un ruolo importante nella concezione e nella materiale espressione dell’aerostazione. Infatti, le correnti di aria sono incanalate dal lato del passeggero al lato della pista senza incontrare alcun blocco nel condotto di aria. Le correnti d’aria sono regolate dai deflettori e sono guidate dalla forma del tetto. Le sculture mobili (generate dallo scultore Shingu) sono affisse al soffitto ed i loro incessanti movimenti testimoniano gli effetti delle correnti di aria. La struttura generale della costruzione somiglia ad un’onda. In un certo senso, le sue curve rappresentano un aliante che è venuto a posarsi sull’isola.Per la sua stessa forma, l’aeroporto di Kansai si adatta perfettamente all’ambiente circostante: l’acqua e le onde, l’aria e la brezza del mare, per non parlare della luce. La struttura è più fluida e leggera che in una costruzione sulla terra, benchè ancor più resistente: l’aerostazione è come una straordinaria nave spaziale.Nel 1987 è stata avviata la costruzione dell’isola artificiale su cui poggia l’aerostazione. Nel 1990, è stato completato un ponticello di tre-chilometri per collegare l’isola al continente alla Rinku-Città ad un costo di 1 miliardo di dollari statunitensi. Da allora, l’isola è affondata di 8 metri (molto di quanto previsto) ed il progetto si è trasformato nel più costoso progetto di impianti civili nella storia moderna, dopo 20 anni di progettazione, 3 anni di costruzione e parecchi miliardi di dollari d’investimento. La costruzione del terminal dell’aeroporto è cominciata nel 1991. Per compensare l’abbassamento dell’isola, sono state progettate delle colonne registrabili per sostenere la costruzione terminale. Queste, hanno potuto estendersi tramite l’inserimento di spesse piastre di metallo alla loro base. L’aeroporto di Kansai è stato aperto nel 1994 e già nel 2001 è stato annoverato tra le dieci strutture considerate dall’American Society of Civil Engineers “monumento di ingegneria civile del millennio“.Il tasso di abbassamento dell’isola nel mare è diminuito sensibilmente negli ultimi anni (appena 17 centimetri nel 2002). Nel 2003, ritenendo che il problema d’abbassamento fosse quasi superato, gli operatori dell’aeroporto hanno iniziato la costruzione di una seconda pista di 4,000m, con un costo di progetto valutato approssimativamente 15 miliardi di dollari statunitensi.(fonte edil-one)
Curiosità:

- La recinzione che protegge l’isola dal mare, è stata rifinito nel 1989 (fatta di roccie e di 48.000 blocchetti tetraedrici di calcestruzzo). Sono stati necessari 21 milioni di metri cubici di materiale di riporto (tratti da scavate tre montagne), 10.000 operai, 10 milioni di ore di lavoro in 3 anni, l’utilizzo di 80 navi, per completare i 30 metri di strati di terra sopra il fondo marino e la parte interna della recinzione dal mare.

- Nel 1995, il Kansai International Airport è stato colpito dal terremoto di Kobe, con epicentro appena a 20 chilometri di distanza che ha ucciso 6.433 persone sulla terra ferma ‘aeroporto, tuttavia, è emerso illeso, grazie principalmente all’uso dei giunti telescopici nella costruzione. Anche il vetro nelle finestre (antisismico) è rimasto intatto al 99,99 % eccetto un vetro che si crepato in diagonale scoperto poi che l’operaio lo aveva montato al contrario.

- nel 1998, l’aeroporto è sopravvissuto ad un tifone con velocità fino a 200 km/h

credits: youkosoitalia
 
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°Emy Chan°
view post Posted on 7/1/2009, 20:06




ahaha il vecchio Renzo...
quante ricerche ho fatto a scuola su questo maestro dell'architettura...
xò non sapevo avesse fatto questo aereoporto...ha fatto talmente tante cose che magari questa è la cosa meno famosa XDD
 
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1 replies since 29/3/2008, 00:09   2205 views
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